3. Quanti sono e chi sono i ricercatori?

Il numero di ricercatori per mille abitanti e’ tra 4 e 5 in Francia Germania, Regno Unito, Stati Uniti. In Italia è circa la metà, 2.1 ricercatori per ogni mille abitanti. E come per i fondi investiti nella ricerca, lo Stato Italiano recluta un numero di ricercatori confrontabile a quelli reclutati dagli Stati menzionati, mentre sono le imprese italiane che reclutano un numero di ricercatori da 2 a 4 volte minore delle imprese di altri paesi occidentali evoluti. Di nuovo, la debolezza italiana nella ricerca è soprattutto dovuta alla scarsa vocazione alla ricerca del tessuto industriale.  

I fondi che ogni ricercatore ha a disposizione sono tra 147.000$ (UK) e 300.000$ (USA) l’anno (Italia 200.000$ l’anno). Questi fondi includono stipendi dei ricercatori e del personale di supporto, e costo delle infrastrutture, comprese quelle di ricerca. Negli Stati Uniti questa cifra, in termini di $ rivalutati per l’inflazione è rimasta circa costante dal 1981 a oggi. IN Europa è scesa del 40 % in Francia e Regno Unito, e del 50% in Germania. È rimasta circa costante in Italia. I ricercatori Europei in media hanno quindi oggi meno risorse dei colleghi di 40 anni fa.

La frazione tra il numero di ricercatori a tempo determinato (inclusi contratti saltuari come assegni di ricerca, borse post doc e borse di studio) e i ricercatori a tempo indeterminato è circa del 35% in Italia, simile alle frazioni di Francia, Regno Unito e Stati Uniti. La frazione è molto maggiore in Germania, circa il 300%, e infatti questa criticità del sistema tedesco è ampiamente discussa negli ultimi anni. Il caso tedesco è chiaramente peculiare, e probabilmente è sostenibile solo grazie al fatto che la Germania spende in ricerca quasi il 3% del PIL, in termini assoluti quasi 100 miliardi di euro ogni anno, circa due terzi dei quali da parte di industrie e imprese private, che quindi hanno una grande capacità di assorbire personale in uscita dalle Università e dai centri di ricerca pubblici, alla fine dei loro contratti a termine.

Il numero di dottori di ricerca formati ogni anno in Italia, Francia, Regno Unito e Stati Uniti è tra 7 e 10 volte maggiore del numero di ricercatori che si assumono ogni anno in questi paesi, mentre è circa 30 volte maggiore nel caso della Germania.

Un risultato naturale della attuale scarsa e cattiva capacità di assorbire dottori di ricerca da parte del sistema Universitario e dei centri di ricerca pubblici è che i migliori studenti saranno attratti altrove. Questo effetto è anche esacerbato dalla poca competitività degli stipendi nelle Università e negli enti di ricerca pubblici rispetto al privato. A parità di educazione (dottorato di ricerca), negli Stati Uniti gli scienziati impiegati nelle Università guadagnano meno degli ingegneri e dei ricercatori informatici, ma anche dei medici e degli avvocati (100% e 50% in meno, rispettivamente). Quello che è ancora peggio è che il divario si è cresciuto stabilmente dagli anni ’60. Una situazione simile è presente anche in Europa.


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Prossima pubblicazione: 2 febbraio 2020. 4. La produzione scientifica

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